Villa Mascotto

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Un Capolavoro Neoclassico Immerso nella Natura

Esplorando l’Eleganza Architettonica e la Bellezza Paesaggistica di un Monumento Storico

La maestosa villa situata nella frazione Ancignano ha origine seicentesca, ma nel corso del tempo, e in particolare nell’ottocento subì dei rimaneggiamenti e delle ristrutturazioni che le donarono l’aspetto odierno.

Una prima testimonianza di questo luogo si ha in una mappa del 1694, in cui la casa padronale dei Mutio Negri viene raffigurata con una grande corte, un porticato ad est che nel corso del 1700 venne ampliato e che oggi è parte del corpo della barchessa in laterizio con undici archi su pilatro con alla sommità una chiave di volta che arriva alla trabeazione.

Nel 1819 prende avvio un’opera di riqualificazione della villa, grazie all’architetto Giacomo Fontana, chiamato da Marcello Negri. Di questo progetto rimane un disegno della villa dislocata su due piani e con un corpo centrale caratterizzato dalla presenza di quattro lesene di ordine gigante che sostengono il frontone.

Nel 1882 il complesso subisce un ulteriore intervento ad opera dell’architetto Antonio Caregaro Negrin, già conosciuto a Sandrigo per la realizzazione del giardino Maraschin Zannini, su committenza di Edoardo Negri de Salvi. L’artista decise di demolire il frontone centrale e di aggiungere un terzo piano all’edificio principale, che contribuì a conferire maggiore slancio alla villa. In seguito a questo intervento le quattro lesene neoclassiche dei primi due livelli vennero prolungate anche a ridosso del nuovo piano subendo un assottigliamento, inoltre a coronamento della facciata fu apposta una decorazione pittoresca raffigurante l’arma della famiglia Negri inscritta in foglie d’acanto e sormontata da un elmo con una scritta commemorativa. A completamento di questo magnifico ornamento ci sono poi due maestosi vasi acroteriali posti ai lati. Un ulteriore intervento operato da Caregaro Negrin interessò la zona del portico a lato della struttura principale, che si vide sovrapporre la foresteria.

La Villa successivamente fu venduta dal Conte Edoardo Negri, alla famiglia Rigoni, che in tempi più recenti la vendette alla famiglia Mascotto.

La villa è circondata da un grande parco che conta al suo interno un numero importante di piante secolari, tra cui quattro Magnolie grandiflore, e dona la villa del suo sfarzo originario. Al centro del giardino campeggia poi una fontana di stampo classico con cascata dall’alto e nella parte antistante la struttura si trova un antico pozzo.